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“Una città su una collina. Deve essere stato proprio il suo aspetto da lontano a guadagnarle il soprannome di Auld Reekie (Vecchia Fumosa). […] Si è sviluppata, secondo la legge che regola la crescita delle città murate in situazioni precarie, non in estensione, ma in altezza e densità. Gli edifici pubblici furono incastrati, ovunque vi fosse spazio sufficiente, in mezzo alle strade; le strade vennero ridotte a vicoli […]”  [Robert Louis Stevenson, Edimburgo. Note pittoresche]

C’è l’odore del malto, lungo i closes e le viuzze della old town, che ti avvolge e non ti abbandona. C’è il vento che arriva dal mare. C’è una magia che non si può spiegare. Sono stato chiaro con gli alunni, sin dal primo giorno: lasciatevi ispirare, mettete in tasca i cellulari e guardatevi intorno. Toccate le pietre lungo i muri dei ‘closes’, sollevate lo sguardo e godete della bellezza della St Gile’s Cathedral. Sentite il suono delle cornamuse e attenzione al colpo di cannone!

Edimburgo ci ha accolto nel migliore dei modi, per quindici giorni. Un’altra vacanza studio che ho progettato e fatto nascere da ottobre scorso. Un’altra avventura che ci ha unito, ci ha fatto sentire una grande famiglia. Una responsabilità grandissima, certo, ma la soddisfazione nel vedere i ragazzi e le ragazze psicogeografare nei luoghi che hanno reso grandi molti scrittori, poeti, pittori, musicisti è inappagabile. Lo sforzo progettuale e l’ansia organizzativa, far si che tutto riesca nel migliore dei modi, scompaiono nel momento dell’arrivo.

E lasciamo spazio all’esperienza, all’autonomia, alla bellezza dello stare insieme, all’arricchirsi di storie e culture diverse. È molto difficile descrivere il tutto se non lo si vive. Ciascuno di noi custodisce ricordi, sensazioni, rapporti costruiti e crescite costruttive personali. 

La Scozia ci ha accarezzato con il suo vento, il suo timido sole e la pioggia leggera, ci ha fatto sentire più gruppo, più famiglia, ciascuno con le sue diversità.

Il grazie più grande va ai genitori, che ci hanno affidato i loro tesori. È difficilissimo, ma allo stesso tempo bellissimo, poterli custodire per quindici giorni. Farli ‘brillare’, poi, ancora di più.

Abbiamo condiviso tanta bellezza, quella bellezza che il più delle volte ama nascondersi in ciascuno di noi. Andare a (ri)vedere INSIDE OUT 2 in sala, in lingua originale, li ha aiutati a rileggere il loro modo di essere, e ha dato il la al sottoscritto per farli riflettere e comprendere che convivere con se stessi, con i loro pregi e i loro difetti, saperli riconoscere, porta all’accettazione reciproca e alla grande e bella sfida della convivialità delle differenze.

Gli abbracci e le lacrime, una volta atterrati a Bologna, sono stati la testimonianza del fatto che questa non è solo una semplice ‘vacanza-studio’, ma è tanto di più. Abbiamo ancora una volta fatto gruppo e fatto la differenza in ogni situazione: lo staff del College si è complimentato sempre per l’educazione e la collaborazione. I ragazzi non si sono mai tirati indientro in nessuna situazione, mai!

Un grande grazie va anche ai miei colleghi, il prof. Alessandro Ceccarini dalle Scuole Maestre Pie di Rimini, fide compagno di vacanze studio da dieci anni, il prof. Francesco Del Monte e Benedetta Massarini, perché siamo una squadra educativa coesa, e non è cosa scontata.

Pieno di ricordi, giunge il momento di ricominciare a progettare…
alla prossima!

prof. Alessandro D’Argento

 

Un piccolo regalo, oltre alle foto: anche quest’anno abbiamo dato vita a un flash mob; ecco l’iconica coreografia di ‘Thriller’ di Michael Jackson, a sorpresa, in giro per la Scozia.

• Edimburgo – https://youtu.be/s0S4QdoK4YU
• Musselburgh Beach – https://youtu.be/VvWN6m4uwTo
• St. Andrews Cathedral – https://youtu.be/GrsOacBjwEI